giovedì 2 ottobre 2014

Il contadino





Il contadino



Luigi Alessio La Spada

(1881-1917)


Nato nel 1881, venne strappato ai propri cari durante un tragico combattimento il 19 giugno 1917. Prima di partire per il conflitto bellico, ricoprì a Milazzo l’importante incarico - per un individuo della sua condizione sociale ed economica - di fattore dell’ex-feudo di S. Basilio (S. Marina), la vastissima proprietà dei Ryolo-Allèri dove annualmente si producevano sino a 1.000 hl. di mosto.



«Sono molto preoccupato per questo povero ragazzo che è da giorno 18 giugno che non scrive», scriveva di lui il 18 luglio 1917, in una missiva indirizzata al proprio domestico di Palermo Cecè, il barone di Allèri, proprietario del suddetto ex-feudo, che aggiungeva: «abbiamo solo avuto un telegramma dal suo colonnello che dice in data 8 Luglio: La Spada disperso. Tutti ci auguriamo che fosse prigioniero. Saraò che ritornò al fronte dopo essere stato qui in licenza di 15 giorni dice in data 5 Luglio avergli scritto e non avere avuta risposta. È cosa dolorosa assai…».



Oggi il suo nominativo figura tra gli oltre 200 Milazzesi caduti per la Patria durante il primo conflitto mondiale. L’Albo d’Oro redatto dal gen. Del Buono lo ricorda, purtroppo senza fotografia, con queste poche parole: «La Spada Luigi, fu Michelangelo e di Gitto Anna, da Milazzo, classe 1881, soldato del 112° Reggimento Fanteria (sesta compagnia, nda). Cadde in combattimento ne’ pressi di Asiago (Trentino); sepolto nella fossa comune vicino alla strada del bosco di Asiago. Alla di lui memoria fu concessa la Croce al merito di guerra».



Di lui oggi rimangono centinaia di lettere scritte nei primi due decenni del Novecento allo scopo di informare quasi quotidianamente il barone di Alleri sulla conduzione dell’ex feudo di S. Basilio: un’infinità di rapporti informativi che lasciano in chi li legge la strana quanto surreale impressione di aver conosciuto davvero il La Spada, il quale manifesta nelle sue numerosissime lettere le diverse sfaccettature, ora ironiche, ora serie, con tutti i suoi problemi quotidiani, i dolori, ma anche le liete ricorrenze, quali il matrimonio celebrato il 23 gennaio 1913 con Rosaria Saraò e la nascita del primo ed unico figlio (Michelangelo, nato il 2 gennaio 1915 e morto prematuramente senza figli a soli 32 anni) ed ancora le non poche lodi che il barone gli tributava per l’ottimo lavoro svolto.



Non può non sgorgare qualche lacrima leggendo l’ultima sua missiva del 18 giugno 1917, una cartolina postale inoltrata dalla «zona di guerra» poche ore prima della morte, nella quale non mancano riferimenti all’attività vitivinicola di S. Basilio.




La cartolina postale inoltrata al barone di Allèri dalla «zona di guerra» poche ore prima della morte in combattimento dello stesso Luigi La Spada







«Zona di Guerra, 18 Giugno 1917.
A Sua Eccellenza il signor Barone di Alleri, Camioli.

Con moltissimo ritardo rispondo alla Sua grata cartolina postale 19 ultimo scorso. Io grazia Iddio finoggi bene, ugualmente mi auguro trovarla la presente assieme alla sua cara sorella e tutti in famiglia.
Mi compiaccio che il suo vigneto si è presentato ottimo e gli auguro che si mantiene sino alla fine, mi compiaccio ancora della vendita rimanenza vino a lire 80.

La mia famiglia mi ha scritto che Sua Eccellenza voleva chiudere i conti, in tanto desideravano la mia presenza, io ancora non ho podudo avere la fortuna dopo 16 mesi che sono lontano di casa di venire, e non so ancora se lavrò, se Sua Eccellenza crede di aspettare ancora per quando essere io presente se Iddio mi da questa fortuna, altrimenti le faccia pure, io se Iddio me lo permette seguiderò a scrivergli.

Mi resto baciandogli la destra assieme alla sua cara sorella e il Cav. [Cesare Ryolo, ndr] e cari saluti per tutta la sua famiglia. Nino [Saraò, ndr] già si trova a casa.

Suo dev. servo,
La Spada Luigi».

  


Ex feudo di S. Basilio, S. Marina. Alla vigilia dell’entrata dell’Italia in guerra, il fattore La Spada informa il barone di Alleri sull’andamento dell’attività vivaistica del feudo e gli annuncia la nascita di «un bello fanciullo», il suo unico figlio Michelangelo.



Ex feudo di S. Basilio, S. Marina, piazza Pozzo: il magazzino dei palmenti costruito nel 1881


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